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26/09/11

Futuro in Inglese

FUTURO I will be 18 tomorrow. I am leaving at 8.45 tomorrow morning. It is going to rain soon. Il futuro si può esprimere in Inglese nei seguenti modi: Futuro con WILL/SHALL Present Continuous To be going + infinito FUTURO CON "WILL/SHALL" Quando si usa 1. Si usa il futuro con will per esprimere qualcosa che si è deciso di fare nel momento in cui si parla, senza cioè averlo precedentemente programmato. Squilla il telefono: - "Rispondo io!" (Decido di rispondere quando sento squillare il telefono.) "I’ll get it!" - "E’ il compleanno di Tom!" - "Gli comprerò un regalo." (Decido di comprare il regalo nel momento in cui mi dicono che è il suo compleanno.) "I’ll buy a present for him." - "Non c’è più latte." - "Andrò a comprarne un po’." (Non avevo programmato di uscire a comprare il latte, l’ho deciso in questo momento.) "I’ll go and buy some." Al ristorante il cameriere mi chiede che cosa voglio. Io guardo il menù, poi dico: "Prenderò una bistecca." "I’ll have a steak." 2. Si usa il futuro con will per esprimere un evento che sicuramente accadrà in futuro e che non dipende dalla volontà di chi parla. Esempi: Avrò 18 anni domani. I will be 18 tomorrow. Il treno partirà alle 8.30. The train will leave at half past eight. Nota Per gli orari predefiniti (treni, aerei, apertura e chiusura negozi) si usa frequentemente il Simple Present: The train leaves at 8.30. (Il treno parte alle 8.30.) 3. Si usa il futuro con will per annunci o previsioni ufficiali, di solito fatti alla radio o alla televisione. Esempi: La nebbia persisterà. The fog will persist. Il presidente aprirà la seduta del nuovo parlamento. The president will open the new parliament session. 4. Si usa il futuro con will per esprimere l’opinione di chi parla sul futuro, o ciò che si pensa accadrà. Di solito dopo i verbi: To assume presumere To be afraid aver paura, temere To be sure essere sicuro To believe credere To doubt dubitare To hope sperare Nota: con il verbo to hope si usa frequentemente il Simple Present in luogo del futuro. I hope she phones me tonight. (Spero che lei mi telefoni questa sera) To know sapere To suppose supporre To think pensare To wonder domandarsi Oppure in presenza degli avverbi: Perhaps forse Probably probabilmente Surely sicuramente Esempi: Penso che partirò domani. I think I will leave tomorrow. Sono sicura che Marco verrà. I am sure Mark will come. Forse partirò domani. Perhaps I will leave tomorrow. Come si costruisce Il futuro con will è un tempo composto che utilizza gli ausiliari WILL e SHALL e la Forma Base del verbo (infinito senza to). Essendo un tempo composto, per fare la forma interrogativa e negativa occorre mettere nella forma interrogativa e negativa l’ausiliare, seguendo il modello del verbo to be, mentre il verbo nella Forma Base rimane invariato al suo posto. forma affermativa soggetto + will / shall + Forma Base The train will leave at 8.30. (Il treno partirà alle 8.30.) forma negativa soggetto + will / shall + not + Forma Base The train will not leave at 7.30. (Il treno non partirà alle 7.30.) forma interrogativa will / shall + soggetto + Forma Base What time will the train leave? (A che ora partirà il treno?) Come tutti gli ausiliari inglesi, anche will e shall hanno delle forme contratte: WILL / SHALL >>> 'LL WILL NOT >>> WON’ T SHALL NOT >>> SHAN’ T Quando si usa WILL L’ausiliare WILL si dovrebbe usare alla seconda e terza persona singolare e plurale:You - He - She - It - They . In pratica però lo si usa comunemente come ausiliare del futuro in tutte le persone: I shall go / I will go You will go He will go She will go It will go We shall go / we will go You will go They will go Nella forma interrogativa, limitatamente alla seconda persona singolare e plurale, WILL può assumere il significato di "Vuoi...?" oppure "Volete...?", quando si chiede gentilmente a qualcuno di fare qualcosa. Esempio: Vuoi chiudere la porta per favore? Will you close the door, please? Quando si usa SHALL L’ausiliare SHALL si dovrebbe usare alla prima persona singolare e plurale, in pratica però lo si usa raramente come ausiliare del futuro, essendo stato sostituito da will nell’uso corrente. Nella forma interrogativa lo si può usare, limitatamente alla prima persona singolare e plurale, con il significato di: "Devo...?" oppure "Dobbiamo...?" quando ci si offre gentilmente di fare qualcosa. Esempio: Devo aiutarti? Shall I help you? Dobbiamo andare? Shall we go? PRESENT CONTINUOUS Quando si usa Il Present Continuous può essere usato con significato di futuro per esprimere un programma preciso per il futuro, per realizzare il quale si è già fatto qualcosa. Esempi: Situazione In inglese Darò un esame in ottobre. Se uso il Present Continuous, implico che non ho solo l'intenzione di dare l'esame, l'ho programmato (probabilmente sto già studiando e mi sono già iscritto all'esame). I’m taking an exam in October. Partirò in treno domani. Se uso il Present Continuous, implico che non ho solo l'intenzione di partire, è un programma preciso che ho fatto (forse ho già il biglietto). I’m leaving by train tomorrow. Bob incontrerà Susan questa sera. Bob non ha solo intenzione di incontrare Susan, ma probabilmente si è già messo d’accordo con lei. Bob is meeting Susan this evening. Come si costruisce Forma Costruzione Esempio forma affermativa soggetto + to be al Simple Present + verbo-ing + indicazione di tempo I am leaving by train tomorrow (Partirò in treno domani) forma negativa soggetto + to be al Simple Present + not + verbo-ing + indicazione di tempo I am not leaving by train tomorrow (Non partirò in treno domani) forma interrogativa to be al Simple Present + soggetto + verbo-ing + indicazione di tempo Are you leaving by train tomorrow? (Partirai in treno domani?) TO BE GOING+INFINITO Quando si usa 1. Si usa questa forma di futuro per esprimere l’intenzione di fare qualcosa. Non è una cosa che certamente si farà, ma si mette in evidenza il fatto che questa è l’intenzione o la volontà di chi parla. Esempi : I’m going to take an exam in October. Ho intenzione di dare un esame in ottobre. (Non so se darò effettivamente l’esame, ma questa è la mia intenzione.) I’m going to leave by train tomorrow. Ho intenzione di partire con il treno domani. (Non è proprio certo che partirò, ma ne ho l’intenzione.) Tom is going to meet Susan tonight. Tom ha intenzione di incontrare Susan questa sera. (Non è detto che si sia già messo d’accordo con lei, ma intende incontrarla.) 2. Questa forma di futuro si usa anche per esprimere qualcosa che sta per accadere, o una previsione che si fa sulla base di una constatazione. Esempio: Vedo che il cielo è molto nuvoloso: "Sta per piovere!" "It is going to rain!" Come si costruisce Si utilizza il Present Continuous del verbo to go, seguito dall’infinito del verbo della frase. Forma costruzione Esempio forma affermativa soggetto +to be al Simple Present + going + infinito I am going to leave (Ho intenzione di partire) You are going to leave (Hai intenzione di partire) etc.... forma negativa soggetto + to be al Simple Present + not + going + infinito I’m not going to leave (Non ho intenzione di partire) You aren’t going to leave (Non hai intenzione di partire) etc.... forma interrogativa to be al Simple Present +sogg. + going + infinito Are you going to leave tomorrow? (Hai intenzione di partire domani?) Is Bob going to meet Susan tonight? (Bob ha intenzione di incontrare Susan questa sera?) IN SINTESI La stessa frase può essere espressa con i vari tipi di futuro, assumendo una diversa sfumatura di significato. Esempio: Partirò domani a) I will leave tomorrow. (L’ho deciso in questo momento.) b) I’m leaving tomorrow. (Ho in programma di partire domani, probabilmente ho già comprato il biglietto o fatto la valigia.) c) I’m going to leave tomorrow. (Ho intenzione di partire domani.)

30/01/11

Polinomi

Si dice polinomio una somma algebrica di monomi. Un polinomio si dice ridotto a forma normale, o semplicemente ridotto, se tra i suoi termini non vi sono monomi simili.

Monomio

Si dice monomio un' espressione letterale in cui figurano soltanto operazioni di moltiplicazione.

Teoremi angoli, punti, bisettrici.

In un triangolo ogni angolo esterno è maggiore di ciascuno degli angoli interni non adiacenti a esso. La somma di due angoli interni di un triangolo è minore di un angolo piatto. In un triangolo non vi può essere più di un angolo retto o ottuso. Il punto medio di un dato segmento esiste sempre ed è unico. La bisettrice di un dato angolo esiste sempre e è unica.

Criteri di congruenza dei triangoli

Se due triangoli hanno due lati e l'angolo tra essi compreso rispettivamente congruenti, essi sono congruenti. Se due triangoli hanno due angoli e il lato tra si è compreso rispettivamente congruenti essi sono congruenti. Se due triangoli hanno i tre lati rispettivamente congruenti esistono congruenti. Se due triangoli hanno due angoli e il lato opposto a uno di essi rispettivamente congruenti essi sono congruenti.

12/12/10

La democrazia greca e i suoi limiti

Anche quando uno polis era una democrazia allo stato puro cosa che accadeva se raramente essa non era democratica nel senso attuale del termine gli schiavi le donne e gli stranieri erano infatti a titolo diverso esclusi dal diritto di cittadinanza riservata invece ai maschi liberi e figli di cittadini non potevano quindi partecipare alle assemblee o ricoprire incarichi pubblici. Gli schiavi saranno infatti concerto in un soggetto di diritto le donne avevano invece il titolo di cittadine ma non ne avevano la funzione non avevano c'è il diritto di intervenire nella vita politica lo stesso valeva anche per i minori di sesso maschile e ragazzi infatti erano considerati cittadini solamente potenziarmi in attesa di raggiungere con la maggiore età che variava di città in città la capacità di di deliberare. Gli stranieri residenti in città greche ad Atene erano chiamati metterci potevano vivere liberamente in città con le loro famiglie ma nuovo devono dei diritti politici.

Diverse forme di "polis"

In ogni polis esistevano dei magistrati che esercitavano il potere in nome del popolo a seconda delle diverse situazioni ambientali politiche di magistrati cittadini potevano restare in carica per un periodo limitato di tempo oppure a vita essere eletti dal popolo ho scelte sorte essere uno o più d'uno. A seconda di come giocavano questi circostanze la polis poteva dunque essere governata da una sola persona da un gruppo ristretto di persone o dal popolo nel suo insieme riuniti in assemblea qualora magistrato fosse unico L messo in carica a vita il suo nonni in questo caso era tre la città aveva un governo un monarchico quando il governo era nelle mani di un gruppo ristretto di persone che la polizza era aristocratica. Il fatto che il governo venisse affidato a un solo individuo o a una ristretta minoranza di persone non modificava in modo sostanziale la forma dello Stato che restava comunque una polis l'unica fonte delle leggi rare infatti in ogni caso la comunità nel suo insieme cuore cui spettava la facoltà di controllare niente e eventualmente giudicare l'operato dei magistrati.

Le stagioni

Quante volte avete sentito dire che la primavera inizia il 21 marzo l'autunno inizia il 23 settembre l'inverno il 22 dicembre e listata il 21 giugno? come mai è stata fissata per ciascuna stagione una data precisa di inizio? a che cosa hai dovuto succedersi delle stagioni? Solo del 17º secolo quando fu accettata l'idea che era la terra a lottare attorno al sole e non viceversa si capelli finalmente perché esistevano le stagioni le stagioni sono una conseguenza del moto di rivoluzione terrestre associato ad altri due fattori durante il cammino della terra lungo l'orbita l'asse di rotazione. Sempre in direzione nord verso la stella polare l'asse di rotazione terrestre non è perpendicolare al piano dell'orbita terrestre ma ha incrinato di 20-27 gradi rispetto alla perpendicolare a tale piano. Il giorno dell'equinozio di primavera 21 marzo la durata del dì è uguale a quella della notte in tutti i punti della terra alla culminazione il sole illumina perpendicolarmente i punti situati all'equatore ai poli il sole sull'orizzonte sta sporgendo al polo nord e altra montando al polo sud comincia la primavera nel nostro emisfero. Il giorno del solstizio d'estate 21 giugno un emisfero boreale è rivolto verso il sole più che in qualsiasi altro momento dell'anno la calotta polare a nord del circolo polare artico eliminata per tutte le 24 ore del giorno nel nostro emisfero in di ma la massima durata rispetta la notte comincia l'estate. Il giorno dell'equinozio d'autunno 23 settembre com'è già all'equinozio di primavera la durata dell'di è uguale a quella della notte in tutti i punti della terra alla culminazione il sole illumina perpendicolarmente i punti situati all'equatore ai poli il sole sull'orizzonte ma ora sta sorgendo al polo sud e tramontana al polo nord comincia l'autunno le nostre mistero. Il giorno del solstizio d'inverno 22 dicembre è la calotta polare antartica con il Polo sud a essere illuminata per tutte le ventiquattr'ore nell'emisfero meridionale piedi alla massima durata rispetta la notte il nostri mistero hai rivolto in senso opposto qui in occasione del solstizio d'inverno la notte alla massima durata comincia l'inverno. Sulla base delle considerazioni gastronomiche esposte ora possiamo capire perché vi siano differenze climatiche fra le stagioni due sono le ragioni uno in primavera e in estate il sole è più alto sull'orizzonte e quindi scalda maggiormente la superficie terrestre questa è la ragione principale due inoltre in queste stagioni di dura più a lungo e questo fa pian piano accumulare sempre più calore e pieno autunno e inverno avviene il contrario nelle lunghe notti si disperde più calore di quanto non ne venga assorbito durante gli di e la temperatura è più bassa.

I moti della terra

I moti della terra. Il cammino che il sole sembra percorrere tra le stelle nell'arco dell'anno si chiama eclittica. In realtà è la terra a orbitare attorno al sole giorno dopo giorno con il procedere della terra lungo la sua orbita cambiando le stelle che fanno da sfondo al sole perché al variare della posizione della camera varia la direzione della retta che congiunge la terra al sole.

Moto apparente del sole

Se da un lato ci interessa il moto apparente delle stelle che punteggiano la volta celeste non vi è dubbio che c'è una stella quella più vicina a noi che ci interessa in modo particolare perché da essa dipende la nostra vita il sole per chi abita le nostre regioni e il sole è sempre una stella occidua: all'alba spunta all'orizzonte poi si innalza di scrivere un arco nel cielo infine tramonta. Quando sorge la sua forte luce viene diffusa dall'aria dell'atmosfera e ci impedisce di vedere le altre stelle inizia quindi così il dì così denominato per differenziarlo dal giorno astronomico che dura 24 ore. La conseguenza della rotazione terrestre l' alternarsi del dì e della notte ossia l' allontanarsi del periodo in cui il sole è sopra e sotto l' orizzonte.

Moto apparente delle stelle

Il moto apparente stelle una conseguenza del moto di rotazione della terra è il moto apparente delle stelle chi come noi è sulla terra ha l'impressione che sia il cielo stellato a girare compiendo una rotazione che si completa in 24 ore dato che la terra ruota da ovest verso est il cielo si appare ci appare muoversi in direzione opposta. La stella polare è l'unica che appare immobile nel cielo dato che si trova sul prolungamento dell'asse di rotazione terrestre tutte le altre stelle sembrano ruotare attorno alla stella polare in generale chiamiamo circumpolare le stelle che non tramontano mai al di sotto dell'orizzonte e occidue quelle che salgono e tramontano quali stelle siano circumpolari e quali occidue dipende dal luogo in cui ci troviamo.

Raggio polare

Il raggio polare misura 6357 km quello equatoriale 6378 km tra i due valori c'è una differenza di soli 21 km a causa dello schiacciamento terrestre è il moto di rotazione della terra attorno a un asse che passa per i poli.

La polis come unità politico-territoriale autonoma

Originariamente la parola polis non ne indicava il luogo dove viveva il popolo le cui abitazioni si trovavano nella città bassa detta astu. Generalmente questa unità politica non aver fatto grande estensione ma a volte non era neppure limitatissima. Atene era probabilmente la più popolosa delle poleis. Altre poleis come Corinto e Tebe avevano tra i 50.000 e 100.000 abitanti mentre Sparta ne contava ancora meno.

La nascita della polis

Alla rivoluzione agraria e allo sviluppo di nuove tecniche di combattimento si collega così la nascita di un nuovo tipo di entità politica e di nuove forme di organizzazione del potere. I gruppi organizzati si trovarono a essere assai più numerosi di un tempo la minoranza di persone privilegiate che sino a quel momento aveva esercitato il potere senza regole e senza remore comprese anche per effetto di violenti conflitti sociali che se voleva mantenere i vantaggi acquisiti doveva evitare che questi conflitti dilagassero e si susseguissero senza sosta. I motivi di tensione sociale tra le famiglie aristocratiche la minoranza che controllava il potere e la maggior parte delle terre e il demos che costituiva il resto della popolazione erano numerosi. La nuova struttura sociale più ordinata e complessa che in acqua per rispondere a queste necessità fu la polis forma politica radicalmente diversa dalle precedenti. La polis infatti era uno stato del tutto indipendente e al suo interno la sovranità non aspettava a un individuo solo o a un ristretto gruppo ma a tutti i membri della quali stessa vale a dire i cittadini. Solo il cittadino è degno di essere definito un uomo.

La nuova economia e la tattica oplitica

La nascita di una nuova economia ebbe importanti conseguenze sulla vita comunitaria in quanto trasformò la difesa del territorio in una questione di interesse comune. Con il forte sviluppo dell'agricoltura che caratterizza la nuova fase era invece necessario controllare aree sempre più vaste del territorio con uno sforzo difensivo che poteva essere affrontato solo collettivamente. La guerra per bande e imboscate tipica dell'economia pastorale venne quindi sostituita da una nuova tattica di combattimento alla quale partecipavano tutti coloro che avevano interesse a difendere i raccolti e la terra si sviluppò così una comunità di contadini-soldati. Questo determinò una spinta verso una costituzione egualitaria ovviamente chi contribuiva a rischio della vita alla difesa comune pretendeva di avere voce in capitolo nella gestione del potere politico.

Sviluppo econico e colonizzazione

Verso la fine del cosiddetto medioevo ellenico, il mondo greco fu investito da una decisiva rivoluzione agraria. all'interno delle tombe tra gli oggetti appartenenti in vita al defunto fecero la loro comparsa modellini di terracotta dipinti che riproducevano un nuovo tipo di granaio. Lo sviluppo economico determinato da questa rivoluzione agraria permetteva il mantenimento di un maggior numero di figli e fece quindi aumentare considerevolmente il numero delle nascite. Per questo motivo città come Corinto, Megara, Calcite, inviarono gruppi di cittadini a fondare nuove città dette colonie oltremare in zone lontane come Sicilia Francia meridionale mar Nero.